Il palazzo portante il n. 3 in via Beato Pellegrino, palazzo ora di proprietà Treves de'Bonfili, apparteneva, nel 1700 ed anche nei primi anni del 1800 al conte Giordano Capodilista. In quel palazzo abitò il celebre marchese Giovanni Poleni nato a Venezia nel 1683 morto a Padova nel 1761. Nel 1710 a soli 25 anni di età venne nominato dal Senato Veneto professore di astronomia e fisica nella nostra Università. Pochi anni dopo il Comune di Padova, per i suo; grandi meriti, gli conferì la cittadinanza padovana iscrivendolo anche al Gran Consiglio dei nobili. Nel palazzo suddetto da lui abitato fondò per suo uso un gabinetto di fisica e chimica, e fu il primo in Italia che cominciò la registrazione delle osservazioni meteorologiche, e di quel gabinetto rimangono anche oggi tracce nel palazzo stesso Il Poleni dotato di una vasta mente non si era occupato soltanto d'astronomia e di fisica, ma conosceva profondamente anche l'ingegneria in tutti i suoi rami e cioè civile. militare, navale, idraulica ecc., ed aveva ottenuto nel ramo navale tre premi dall'Accademia di Parigi. Nel 1750 fu chiamato a Roma dal Papa Benedetto XIV (il famoso cardinale Lambertini di Bologna) per esaminare la cupola di S. Pietro che dava molte preoccupazioni per la sua stabilità. Il Poleni dopo attento e profondo esame, presentò al Papa una relazione, che ancor oggi è conservata preziosamente negli archivi del Vaticano, con la quale proponeva di stringere tutta l'enorme massa della cupola fra sei grandi cerchioni di ferro. La proposta venne accettata ed il colossale lavoro venne compiuto e per comprendere che il lavoro fosse enorme basti il considerare che il cerchione più grande quello della base ha un giro di 207 metri e Pesa 110 tonnellate. Il Poleni finito il lavoro tornò a Padova malgrado il desiderio del Papa che voleva trattenerlo a Roma. ed a Padova morì nel 1761. e la sua tomba si trova nel chiostro della chiesa del Carmine. dove si può leggere ancora la lapide. Padova onorò questo suo illustre figlio innalzandogli una statua nel recinto interno del Prato della Valle (statua n. 52). opera di Antonio Canova. Al Poleni venne pure dedicata una via nel quartiere degli Studi tra via F. Marzolo e via L. Loredan.
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